Consultazione e variazione dei DATI PRECALCOLATI ISA
Questa tabella mostra i dati precalcolati ISA, forniti dall'Agenzia delle Entrate, associati al modello ISA in compilazione.
I dati precalcolati vengono passati, assieme a quanto compilato nel modello stesso, al motore di calcolo per ottenere il corretto “punteggio di affidabilità”.
I dati precalcolati forniti dall'Agenzia delle Entrate contengono informazioni utili alla compilazione di specifici modelli ISA (che l'agenzia ricava dai codici delle attività svolte dal dichiarante negli anni precedenti), più due gruppi di informazioni “generiche” – una per reddito d'impresa e una per redditi da lavoro autonomo – da utilizzare nel caso il modello ISA che si sta compilando non sia tra quelli ipotizzati.
Nella finestra di gestione vengono mostrati, oltre alle informazioni sul contribuente, sulla dichiarazione e sul modello ISA sul quale si sta operando, il codice dei dati precalcolati associati (nell'esempio è il codice modello generico, “AZ99U
”) seguito da “/I
” o “/A
” secondo la tipologia di reddito trattata.
Vengono evidenziati anche i momenti in cui i dati sono stati acquisiti dal software e in cui sono stati associati al modello ISA.
Anche se le specifiche tecniche prevedono 44 indicatori diversi 1), in realtà solo alcuni di questi sono ammissibili per ogni modello ISA, e di questi non tutti sono modificabili dal contribuente.
La tabella visualizza singolarmente i dati precalcolati, uno per riga. Oltre al codice, viene visualizzato il corrispondente valore fornito dall'Agenzia delle Entrate e un indicazione di stato. Spostandosi nella tabella viene visualizzato il testo descrittivo del dati nell'area sottostante la tabella stessa.
Se consentito, l'operatore può “correggere” il dato ministeriale immettendo il valore che ritiene opportuno nella quarta colonna: nel file telematico verranno inseriti entrambi i valori. Le caselle vuote non sono trasmesse. Si fa notare che il valore ZERO è ammissibile e differisce dal concetto di “valore assente”.
NOTA: Il valore immesso viene formattato secondo le specifiche tecniche di trasmissione telematica, e può differire - a parità di valore numerico - dal dato ministeriale, che viene mostrato e riportato così come ricevuto dall'Agenzia delle Entrate.
La colonna “stato” prevede le seguenti indicazioni: