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Attivazione dei link simbolici su unità di rete

Il problema

Con i sistemi Windows 7 e successivi è stata (finalmente) introdotta la possibilità di creare cosiddetti collegamenti simbolici a files o cartelle – soluzione che si presta a diversi impieghi.

Uno dei problemi è che se questi collegamenti sono residenti su unità di rete (cioè esistono sui dischi del server), per impostazione predefinita non ne è possibile l'utilizzo. Ad esempio, tentando di accedere ad una cartella su un'unità di rete che è in realtà un collegamento ad un'altra cartella, vien visualizzato il messaggio:

Impossibile visitare il collegamento simbolico. Il tipo del collegamento è disabilitato.

Soluzione?

Al di là di verificare eventuali altri prerequisiti – p.e. l'impiego di un protocollo di comunicazione (SMB 2.0+) e di sistemi operativi (WIN7+) che siano in grado di “capire” il concetto di link simbolico – è importante sottolineare che i collegamenti simbolici sono interpretati dal client, e che pertanto non possono fare riferimento a files o cartelle inaccessibili da questo, sia per motivi tecnici sia per problemi legati alla sicurezza.

Questo comportamento è però configurabile.

Per impostazione predefinita è attivata l'interpretazione di collegamenti locali che si riferiscono a oggetti locali, e – in alcuni sistemi – dei collegamenti locali che si riferiscono ad oggetti in rete.

Quello che ci serve è attivarla per i collegamenti in rete che si riferiscono ad oggetti in rete. Si può fare, da linea di comando, tramite l'utility fsutil.

Si procede così:

R2R stà per remote-to-remote, vale a dire “collegamenti in rete a oggetti in rete”.

Altre impostazioni sono L2L (local-to-local, attivato per impostazione predefinita), L2R (local-to-remote, normalmente attivato) e R2L (remote-to-local, di solito non attivo).

Il suffissi :1 stà per “attiva”, mentre un eventuale :0 significa “disattiva”.

Il comando fsutil behavior query SymlinkEvaluation consente di interrogare lo stato di questo parametro.