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Controllo degli aggiornamenti automatici di Adobe Acrobat Reader DC

Il contenuto di questo articolo è da considerarsi superato: le ultime versioni di Adobe Acrobat Reader a 64 bits installano anche uno modulo software di compatibilità che consente di utilizzarlo anche con applicazioni a 32bits. Non è più necessario, quindi, rifiutare la versione suggerita dagli aggiornamenti.

È ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO DISATTIVARE GLI AGGIORNAMENTI AUTOMATICI DI QUALSIASI PRODOTTO, incluso il sistema operativo (c.d. Windows Update), se non per comprovate ed urgenti motivazioni, e se ne raccomanda la riattivazione una volta superato l'eventuale problema specifico.

Si ricorda che l'utilizzo di una postazione di lavoro non aggiornata è una delle condizioni che la rendono inadatta ad operare nel rispetto della normativa che riguarda il trattamento dei dati personali (“privacy”), ed è pertanto sanzionabile.

Panoramica introduttiva

Adobe Acrobat Reader DC (o Adobe Reader), il software per la visualizzazione e la stampa dei documenti PDF distribuito gratuitamente dal produttore, è utilizzato dal software Multidata per la visualizzazione e la stampa, ad esempio, di deleghe F24, modelli di dichiarazione, DDT e fatture, e per la consultazione di documentazione ministeriale.

Il software di Multidata è basato su un motore a 32 bits, anche sui PC più recenti che utilizzano un sistema operativo a 64 bits.

Anche Adobe Reader, per ragioni di compatibilità, è stato sino ad adesso distribuito nella sua unica versione a 32 bits.

Adobe Reader, per impostazione predefinita, viene mantenuto automaticamente aggiornato – specie per quanto riguarda le potenziali falle di sicurezza. Una o raramente due volte l'anno viene rilasciata una versione che introduce anche migliorie o altre novità.

E questo è bene.

A volte queste nuove versioni introducono sottili incompatibilità con altri software, specie per quanto riguarda i protocolli di comunicazione utilizzati da questi per comunicare con il visualizzatore–a volte veri e propri bugs, che però hanno bisogno di tempo per essere riconosciuti e corretti.

Questo a sin'ora causato fastidiosi contrattempi dovuti al processo di rilevazione del problema, della sua individuazione tecnica, della ricerca di eventuali soluzioni esistenti o pianificate da parte di Adobe, e – normalmente – lo sviluppo di codice specifico per “scavalcare” in qualche modo l'ostacolo.

La problematica

Dalla seconda metà del 2021 Adobe ha sviluppato anche una versione a 64 bits di Adobe Reader, che viene proposta automaticamente quando si tenta il download da una macchina essa stessa a 64 bits.

Ma soprattutto, il sistema di aggiornamento automatico tenta, sui PC appropriati, di sostituire la versione a 32 bits con quella a 64.

Se in linea di principio questo comportamento è una buona idea, c'è il rischio che si creino malfunzionamenti per l'uso che le procedure Multidata fanno del prodotto di Adobe (alcuni sono già stati segnalati).

Come intervenire

Fortunatamente il problema è sufficientemente diffuso da far si che Adobe Reader preveda dei meccanismi per controllare il comportamento del sistema di aggiornamento automatico.

È necessario operare con i Registri di Windows, con tutte le cautele del caso. Bisogna, quindi, avviare l'editor dei registri (REGEDIT), poi:

Disattivare l'aggiornamento da 32 a 64 bits

Questo disattiverà il solo passaggio di architettura, mantenento attivi gli altri tipi di aggiornamento.

  • se si stà operando su una sistema a 32 bits, la chiave di riferimento NON ha la parte WOW6432Node, per cui risulta essere HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Policies\Adobe\Acrobat Reader\DC\FeatureLockDown.

fonti: